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Passa alla lingua originale.Politpodium: Referendum Frontex - Svizzera, e adesso?
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Berna & Soletta, Svizzera nord-occidentale
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L’agenzia di protezione delle frontiere dell’UE Frontex vuole svolgere meglio i suoi compiti alle frontiere esterne dell’Europa e ha bisogno di più personale e attrezzature tecniche per farlo.
La Svizzera deve partecipare a questi piani, essendo vincolata contrattualmente all’accordo di Schengen. Il Consiglio federale e il Parlamento hanno accettato di pagare a Frontex 61 milioni di franchi all’anno invece di 14 milioni. Gli attivisti di sinistra, i Verdi e alcuni circoli ecclesiastici si oppongono. Quindi voteremo il referendum il 15 maggio.
Sul pannello
Julia Küng (21 anni) è co-presidente dei Giovani Verdi Svizzera e
ed è impegnata nella protezione del clima e nella solidarietà globale.
Prof. Dr iur. Dr h.c. mult., LLM. Thomas Cottier è professore di diritto commerciale europeo e internazionale e ha condotto ricerche sulle relazioni giuridiche tra la Svizzera e l’UE. È membro del nuovo organo d’appello dell’OMC e presidente di “Switzerland in Europe”.
Roger Nyffenegger (29), co-presidente del giovane GLP Canton Berna. Nel quadro di EU Horizon, sta cercando di stabilire nuovi modelli di business nell’industria solare basati sui principi dell’economia circolare.
nell’industria solare.
Saeed Farkhondeh è un attivista del Migrant Solidarity Network, stopisolation e NoFrontex.
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Chiediamo
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Frontex è responsabile della sicurezza delle frontiere esterne dell’Europa. Per mettere in sicurezza le frontiere ben inteso, non per mettere in sicurezza le persone che vogliono attraversarle. Come si possono conciliare gli incidenti violenti che sono diventati noti nei Balcani o nell’Egeo con la nostra comprensione dei diritti umani? Chi, dopo tutto, ha la responsabilità di questo? Donatori, superiori, carnefici o…?
Come può la Svizzera assumersi la sua responsabilità e garantire una politica migratoria europea non violenta?
Rifiutare il referendum e mandare un segnale positivo sulla Fortezza Europa? Cosa succede se il referendum viene accettato e la Svizzera non aumenta i pagamenti a Frontex? La fine dell’accordo di Schengen? Un’ulteriore compromissione dei negoziati con Bruxelles? Cosa significherebbe questo per la Svizzera come sede di affari e di ricerca e impedirebbe le violazioni dei diritti umani?
Podi politici da “e”: Esplosivo, controverso e giusto
“und” il tandem generazionale lancia dibattiti politici per le persone di tutte le generazioni prima del voto federale. Personalità nazionali di diverse persuasioni politiche si incontrano – moderate e organizzate dai nostri volontari. “È così che promuoviamo il dialogo tra le generazioni su temi socio-politicamente rilevanti”, spiega l’iniziatore e direttore generale di “e” il tandem generazionale, Elias Rüegsegger.
Partecipativo, digitale e innovativo – ecco come si possono descrivere i pannelli: Il pubblico partecipa alla discussione tramite Mentimeter. Gli spettatori di tutto il mondo possono partecipare tramite livestream. I pannelli saranno poi disponibili per l’ascolto come podcast video e audio sulle varie piattaforme.